Vigneti
Custodire la verticalità, coltivare l’essenza

Pendenze
A Loazzolo, il paesaggio è disegnato da pendenze estreme: la verticalità è un elemento dominante con cui l'uomo e la vita si confrontano quotidianamente.
Una viticoltura che richiede coraggio, pazienza e mani esperte.
Approccio
Senza l’intervento dell’uomo, questi versanti sarebbero destinati all’abbandono, con conseguenze irreparabili per il territorio e per l’equilibrio del paesaggio langarolo.
La nostra azienda si fa carico di questa responsabilità ambientale e culturale, aderendo con orgoglio al progetto del Consorzio del Moscato, che attraverso la selezione dei Vigneti Surì tutela i versanti più impervi e preziosi di questo territorio.
Cru
Tre vigneti, tre anime del nostro Pinot Nero
L’azienda coltiva con cura tre distinti vigneti di Pinot Nero, ciascuno con una personalità unica che contribuisce a comporre l’identità dei nostri vini.
La Vigna Vecchia
Il cuore originario dell’azienda, piantata tra il 2002 e il 2003 a 510 metri di altitudine, con esposizione a ovest. Qui cresce un clone classico da vinificazione in rosso, che dà vita a un Pinot Nero dalla buona struttura e con un profilo fruttato tradizionale. È la base strutturale del nostro Brico del Falco.
La Vela
Impiantata nel 2007-2008, guarda a sud-est e sud-ovest e ospita ben 11.000 ceppi per ettaro: una densità eccezionale. Utilizza un clone francese a bassa resa, con grappoli spargoli, capace di esprimere grande eleganza, verticalità e freschezza. Fin dalla fermentazione si avvertono note speziate e una finezza aromatica sorprendente.
Il Mongarden
Esposto a est, è il più giovane dei tre vigneti, sempre l’ultimo a maturare (circa 7-10 giorni dopo gli altri). Qui nasce un frutto intensissimo e vibrante, perfettamente adatto anche alla vinificazione a grappolo intero grazie alla buona lignificazione del graspo. È il vigneto che regala la maggiore espressione fruttata.
Un ecosistema in equilibrio
Coraggio, sperimentazione e resilienza sono gli ingredienti per fare vino nel cuore di queste colline.
Nel nostro lavoro quotidiano, la tutela dell’ecosistema di Loazzolo è una priorità concreta.
Misuriamo le emissioni di CO₂ generate anche dal trasporto su gomma, e il risultato ci parla di una viticoltura a impatto positivo: grazie alla presenza del bosco che circonda e protegge i vigneti, il bilancio finale è a credito.
Non preserviamo solo viti, ma un’idea di armonia tra uomo, terra e tempo.
Perché ogni acino raccolto qui non è solo frutto, ma anche memoria di ciò che salviamo.
