Vigneti
La geografia del gusto

Identità
Due anime, un’identità enologica distinta: Loazzolo e Calamandrana.
Territori
Qui, tra le altitudini più estreme dell’Alta Langa e le colline storiche del Monferrato, nasce la nostra visione. Due territori complementari, due interpretazioni della viticoltura piemontese, unite da un filo comune: tutela del paesaggio, rispetto della tradizione, ricerca costante dell’eccellenza.
Vigneto
Loazzolo
A Loazzolo, le pendenze si fanno vertiginose e la verticalità diventa condizione quotidiana. È una viticoltura di resistenza, che richiede coraggio, precisione e mani esperte. Senza l’intervento umano, questi versanti sarebbero destinati all’abbandono, con conseguenze profonde per l’ambiente e per l’armonia del paesaggio langarolo. La nostra azienda si impegna a preservare questo patrimonio aderendo al progetto del Consorzio del Moscato dedicato ai Vigneti Surì, un’iniziativa che protegge i pendii più impervi e preziosi di quest’area, salvaguardando un equilibrio culturale e naturale unico.
Vigneto
Calamandrana
Calamandrana rappresenta una delle culle della Barbera nel Monferrato, un territorio dove questa varietà raggiunge profondità, equilibrio ed eleganza. Tra queste colline nasce la Barbera destinata a diventare Nizza DOCG e Nizza Superiore, per vini potenti, eleganti e armoniosi, in grado di unire territorialità, freschezza e longevità. Qui la combinazione tra suoli vocati, esposizioni ideali e cultura vitivinicola consolidata trasforma la Barbera in un simbolo di identità e raffinatezza, riconosciuto in Italia e nel mondo. Calamandrana è più di un luogo: è la voce autentica del Monferrato che si fa vino.
Vigneti
I vigneti del Pinot Nero.
Tre parcelle, tre caratteri, una sola interpretazione del Pinot Nero.
La Vigna Vecchia
Piantata tra il 2002 e il 2003 a 510 metri di altitudine, con esposizione a ovest. Vi cresce un clone tradizionale per vinificazione in rosso che dà struttura, classicità e un profilo fruttato fine. È il nucleo storico e il cuore del nostro Brico del Falco.
La Vela
Impiantata nel 2007-2008, con esposizioni sud-est e sud-ovest e una densità straordinaria di 11.000 ceppi per ettaro. Qui un clone francese a bassa resa genera grappoli spargoli e vini dal carattere elegante, teso e verticale, con speziatura naturale e sorprendente finezza aromatica fin dalla fermentazione.
Il Mongarden
Il più giovane dei tre, esposto a est, sempre ultimo a maturare. Regala frutti intensi e pulsanti di energia, ideali anche per vinificazione a grappolo intero grazie alla perfetta lignificazione del raspo. È la parcella più ricca in espressione fruttata e dinamica.
Un ecosistema in equilibrio
Coraggio, sperimentazione e resilienza sono gli ingredienti per fare vino nel cuore di queste colline.
Nel nostro lavoro quotidiano, la tutela dell’ecosistema di Loazzolo è una priorità concreta.
Misuriamo le emissioni di CO₂ generate anche dal trasporto su gomma, e il risultato ci parla di una viticoltura a impatto positivo: grazie alla presenza del bosco che circonda e protegge i vigneti, il bilancio finale è a credito.
Non preserviamo solo viti, ma un’idea di armonia tra uomo, terra e tempo.
Perché ogni acino raccolto qui non è solo frutto, ma anche memoria di ciò che salviamo.






